| In quella domenica di fine Ottobre Tacuma entro' nella cappella e si diresse verso l'altare per il consueto incontro con i ragazzi. Piu' che una messa, come al solito, preferiva piccole omelie che dessero di volta in volta piccole spiegazioni sull'aristotelismo, che faccessero comprendere ai ragazzi cosa significasse essere un buon fedele...una sorta di piccola catechesi. Carissimi, benvenuti nella casa dell'Altissimo. Guardo' attentamente tra gli scranni Orbene quest'oggi vi citero' una brevissima sentenza del profeta Christos.
"La luce del sole dissiperà allora i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri odi ed i nostri dispiaceri. Il suo calore ci toglierà dal disagio e dal freddo.”
Poche, incisive chiare parole. Il sole, lo sapete e' l'astro dove risiede il paradiso, ed oggi voglio ricordarvi, col profeta, che una vita retta ed aristotelica ci condurra' verso la luce solare, abbandoneremo i nostri timori e le nostre angosce certamente, lasceremo dietro di noi i nostri odi. Oggi e' importante tenere a mente questo poiche' la serenita' di un popolo inizia dalla serenita' del singolo cittadino. Ricordiamolo fratelli, impariamo quindi a rispettare ogni persona che ci e' accanto, anche se e' lontana dal nostro modo di pensare e viviamo con lo scopo di servire il Signore e le sue creature.
Tacque osservandoli Chiuse il sacro testo E quindi figlioli preghiamo l'Altissimo affinche' la nostra amata cittadella, ma anche ogni luogo che abitiamo, possa vivere, come vive, nella serenita' e nella gioia, nella vivida amicizia dei suoi cittadini, preghiamo perche' il Signore benedica i Teutonici e li accompagni sempre verso la giustizia e la correttezza. Amen Commosso resto' la' immobile ad osservare il lento deflusso dei fedeli dalla chiesa
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